I vincitori di "Una storia di bellezza, decoro, materia e superfici"
"Tutti i giovani autori hanno dimostrato la capacità di sviluppare un'unica, ordinata e poetica narrazione di ampio respiro, dove l'intuizione si fonde fluidamente con l'intento, e il pensiero verbale si sposa perfettamente" - Enrico Fantin, Presidente /CEO Fantini Mosaici.
C'è aria di eccitazione nel Cortile della Magnolia dell'Accademia di Belle Arti di Brera dopo l'annuncio dei vincitori del concorso-ricerca Fantini Mosaici: "Una storia di bellezza, decoro, materia e superfici", lanciato in collaborazione con la prestigiosa Accademia milanese.
Il cortile esterno è stato trasformato in una spettacolare sala espositiva per presentare le 21 opere vincitrici, selezionate tra le oltre 60 pervenute. Si tratta di una serie di capolavori a mosaico colorati, geometrici, astratti e floreali, tra cui tre in 3D, realizzati a mano da artigiani e basati sui concetti incantevoli e sull'immaginazione senza limiti degli studenti.
"Questo esercizio - ideato per creare e stimolare l'interesse e la visione degli studenti su come i materiali tradizionali come il mosaico di terrazzo e la pietra possono essere utilizzati oggi - ha portato a una mostra unica di espressioni giovanili, trasformate in opere d'arte artigianali dai nostri talentuosi mosaicisti", afferma Enrico Fantin, Presidente/CEO Fantini Mosaici.
La sfida
Per partecipare al concorso indetto da Fantini Mosaici, gli studenti dell'Accademia di Brera hanno dovuto presentare uno, due o tre progetti, ciascuno corredato da immagini di supporto e da un documento descrittivo che illustrasse le finalità, i sentimenti e le ispirazioni alla base della loro indagine sulle forme espressive dell'arte del mosaico, destinate a essere successivamente tradotte in mosaico.
La giuria
La giuria che valuterà gli elaborati degli studenti è composta da: Maria Cristina Galli, vicedirettore dell'Accademia di Brera; Dany Vescovi, direttore della Scuola di Pittura dell'Accademia di Brera; Felice Martinelli, docente di Pianificazione degli interventi urbani e territoriali all'Accademia di Brera; Laura Traldi, coordinatrice editoriale di internimagazine. it / curatrice di DWProfessional; Sandra Kapp, Head of Content and Special Projects, Fantini Mosaici; Massimo Bruto Randone, Fondatore di Cxine; e Alessandro Consolo, Fondatore di Consolo Hub.
Valutazioni della giuria
Tre progetti vincitori, ex-aequo (pari merito)
Come carta stropicciata. Autoritratto imperfetto per mosaico" di Julie Gun
Armonia Magenta" di Marta San Segundo Gòmez
Scacchiera" di Federica Mattina.
Secondo Enrico Fantin, "la giuria ha ritenuto che questi progetti interpretassero in modo autoriale lo spirito generale del concorso. Hanno sviluppato tre vibranti narrazioni intorno ai temi della bellezza e della decorazione, introducendo un uso elaborato, coerente e non convenzionale dei materiali e delle superfici".
"Come carta stropicciata. Autoritratto imperfetto per mosaico", di Julie Gun.
"Si tratta di un progetto altamente innovativo nel suo concetto: trasformare un autoritratto in una maschera, mostrando la condanna universale come un nuovo modo di trasmettere la nozione di bellezza. Dimostra una profonda ricerca sulla dimensione dell'essere che nasce da un'apparenza sgualcita. Un'opera che comprende anche una forte tridimensionalità, quasi da bassorilievo", afferma la giuria.
L'artista spiega: "Come carta stropicciata... all'osso, mi consumo nel torpore di una giornata difficile, tra le pieghe nette dei minuti che scorrono tra le rughe".
"Armonia Magenta" di Marta San Segundo Gòmez
"Si tratta di una superba interpretazione delle idee di bellezza, colore e decorazione, che descrive il forte e infinito rapporto tra arte e natura. Ispirata ai petali a forma di cuore del fiore Elisabetta Silene - simbolo antico e amante dei terreni sassosi - quest'opera in pietra diffonde il suo slancio vitale capace di andare oltre ogni confine", hanno concordato i membri della giuria.
"Questo pezzo è stato ispirato dal fiore 'Elisabetta Silene', rinomato per la sua crescita in condizioni insolite e presente nell'Italia settentrionale, per cui è conosciuto come il fiore della Lombardia", spiega l'artista.
"Scacchiera" di Federica Mattina
Secondo la delibera della giuria, "Questo progetto si identifica fortemente con i valori della decorazione e della bellezza, come nella tradizione architettonica decorativa. L'eleganza di questo potenziale pavimento, che indica analogie costruttive con i pavimenti cosmateschi della tradizione medievale romana e bizantina, è stata reinterpretata in chiave quasi cinematografica e presenta una narrazione che si affida a un ritmo musicale".
L'artista rivela che: "[Questo pezzo è stato] ispirato da una sala da ballo immaginaria in un edificio Art Deco a New York negli anni '20, dove le persone ballano e si muovono come pedine di un gioco da tavolo su una scacchiera gigante e colorata".
Tre progetti premiati con una menzione ex-aequo
Forme dell'Inesistenza" di Federica Lancellotti
L'artista dichiara: "Ho pensato di tentare di dare forma a qualcosa che non esiste - convertendo in materia un sentimento universale, ispirandomi alle forme e ai corpi inafferrabili; qualcosa è nascosto, al di là della normalità".
Legami" di Chiara Turazza
L'artista afferma che: "'Creare un'opera è creare il mondo', sosteneva Kandinsky all'inizio del '900 - vi invito quindi a entrare nella mia: un caleidoscopio di colori, un 'horror vacui' ispirato principalmente alla natura".
Ombre tangibili" di Massimo Pugliese
L'artista afferma che: "La natura, con le sue forme e i suoi schemi mutevoli, è sempre stata l'ispirazione più affascinante per la creazione artistica".
"Tutti questi progetti hanno saputo cogliere e ampliare le direzioni del concorso; in alcuni casi, esplorando profondamente le nozioni di bellezza e decorazione; in altri, quelle di materiali e superfici. Ogni opera ha ispirato la giuria a riflettere, commentare e ampliare il pensiero degli autori sui temi del concorso, sull'arte e sulle tecniche espressive complessive", afferma Massimo Bruto Randone, curatore dell'iniziativa.
Quindici progetti hanno ottenuto la "Selezione di interesse".
La giuria ha ritenuto questi elaborati degli studenti "interpretazioni coinvolgenti di aspetti specifici dell'indagine/studio sulle forme espressive dell'arte musiva, dispiegando approcci figurativi rilevanti e qualitativi".
Durante la Settimana del Design di Milano 2023, saranno esposte le opere dei 21 progetti menzionati e selezionati dai vincitori. Tre di essi saranno esposti sotto forma di pannelli musivi, realizzati a mano dai maestri artigiani di Fantini Mosaici, nel prestigioso Cortile della Magnolia dell'Accademia di Brera a Milano (18-23 aprile).
A breve sarà pubblicato un catalogo commemorativo di questo innovativo concorso di ricerca, che raccoglierà le ispirazioni iniziali degli studenti, gli artigiani che hanno realizzato a mano ogni pannello musivo e le fotografie dei lavori vincitori.
"Questo progetto di successo ci ha dato una nuova visione e un'idea di come i materiali con cui la nostra famiglia ha lavorato per oltre 123 anni possano essere applicati per interessare le nuove generazioni", afferma Enrico Fantin.
Il concorso è la prima tappa del Progetto Fantini Mosaici Accademia. Un percorso di lunga durata che intende coinvolgere giovani talenti di tutto il mondo, nell'interpretazione delle potenzialità rappresentative dell'arte musiva nella nostra contemporaneità. Un progetto di ricerca che si inserisce nel più ampio e storico Programma d'Arte Fantini Mosaici, le cui origini risalgono agli anni Trenta.
Fantini Mosaici @ Settimana del Design di Milano 2023
Questa è solo una delle tre iniziative di Fantini Mosaici presentate quest'anno durante la Settimana del Design di Milano; le altre sono "Back to the Future" di AB+AC Architects e "Submerged Aesthetics- Unveiling hidden beauty" un'installazione di CARA\DAVIDE, a cura di Park Associati. Tutti coinvolgono le idee stimolanti di giovani architetti e designer, spingendo i confini di come il mosaico e il terrazzo possono essere utilizzati oggi e rendendoli indiscutibilmente materiali di domani.
Testi: CATHERINE BELBIN, Design Editor